Casa unifamiliare: definizione, architettura e progetti (2024)

L’approfondimento di BibLus sulla casa unifamiliare, dalla definizione all’architettura con esempi di progetti, piante e planimetrie in dwg

Cos’è una casa unifamiliare? Quali caratteristiche e quale architettura deve avere? Seguimi in questo focus: ti spiego tutto quello che è utile sapere sulle case unifamiliari e ti fornisco anche modelli 3D di progetti famosi completi di file DWG da scaricare.

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Casa unifamiliare: definizione

La casa unifamiliare è una tipologia di costruzione edilizia con ingresso indipendente, generalmente corredata da giardino e destinata ad abitazione per una sola famiglia.

Rispetto al rapporto con il contesto urbano, è normalmente relazionata ad aree a utilizzazione estensiva, ossia ad aree a indice di utilizzazione territoriale (It) bassa (quindi maggiore disponibilità di terreno libero).Questa tipologia abitativa richiede quindi un considerevole uso di suolo, condutture per i servizi, elevati costi di produzione e di manutenzione.

La casa unifamiliare può essere singola o associata: singola se ha quattro muri liberi, associata se ha i muri comunicanti.

Rientrano nella tipologia di casa unifamiliare:

  • Case isolate
  • Case binate
  • Case a corte (o a patio)
  • Case a schiera
  • Case a piastra.

La nostra trattazione avrà ad oggetto la casa unifamiliare isolata.

Casa unifamiliare: caratteristiche

La casa unifamiliare isolata è costituita da un alloggio isolato all’interno di un lotto di dimensioni e dotazione di verde variabili.L’alloggio può svilupparsi su uno o più livelli; la configurazione più frequente è a due livelli, con un eventuale livello interrato o seminterrato destinato a garage e/o spazi di servizio.

La tipologia edilizia residenziale in esame è una tipologia abitativa che richiede un considerevole sviluppo di strade e condutture per i servizi.

Individuando e classificando gli aspetti che caratterizzano la casa unifamiliare possiamo anzitutto dire che in essa alloggio, modulo tipologico elementare e organismo abitativo sono coincidenti.

Caratteristiche essenziali della casa unifamiliare sono che:

  • presenta unicità di fruizione verticale
  • le aperture sono disposte su quattro lati: di conseguenza gli spazi abitativi elementari possono essere aggregati con estrema libertà
  • generalmente, le attività notturne/di riposo sono orientate tra sud ed est, mentre la attività diurne/di lavoro sono orientate tra nord e ovest.

Storicamente l’edificio unifamiliare isolato può essere considerato come la prima abitazione urbana.In principio costituita da un vano unico di dimensioni ridotte, si è nel tempo trasformata in edificio pluricellulare a più piani, antesignano della casa a schiera e della casa in linea.

All’interno della casa isolata, generalmente destinata ad una sola famiglia, possono essere ospitati anche due o più alloggi: in tal caso si definirà abitazione bifamiliare o plurifamiliare.

La casa unifamiliare isolata è caratterizzata da accessi indipendenti organizzati direttamente dal fronte stradale, ed è generalmente dotata di un ampio spazio di pertinenza aperto, trattato a verde, sia sul fronte che sul retro dell’abitazione, organizzato anche per la sosta dell’auto o per piccole attività di bricolage.

La planimetria della casa unifamiliare isolata si presta ad essere interpretata e declinata in molteplici soluzioni progettuali a seconda delle dimensioni del lotto e delle disponibilità economiche dell’utenza.

Casa Kaufmann – planimetria

Una soluzione molto diffusa è quella della casa bifamiliare che vede accostate due singole unità abitative in un unico corpo edilizio, generalmente organizzate in duplex, ovvero su due piani collegati da un corpo scala interno.

Il distacco del corpo edilizio dalla strada veicolare principale, rende la casa unifamiliare un tipo edilizio meno urbano e più indicato per aree periferiche e semiperiferiche dove inoltre è più frequente la possibilità di disporre di lotti più ampi.

Casa unifamiliare: nascita ed evoluzione storica

La casa unifamiliare è la forma più comune dell’abitare: collegata ai bisogni umani primari, molte volte la sua configurazione richiama la capanna primitiva e la Ur-form, cioè la forma originaria dell’abitare.Si tratta di una tipologia costruttiva che più di tutte è rappresentativa dalla storia dell’architettura.

Nel tempo le dimensioni, i materiali, le tecniche costruttive, il genere e il numero di utenza sono mutati tanto da declinare la tipologia della casa in più interpretazioni progettuali.

I caratteri tipologici, così come le diverse organizzazioni spaziali della casa, sono cambiati nel corso della storia architettonica, di pari passo alle mutazioni sociali ed economiche dei paesi di appartenenza ed ai bisogni dei suoi abitanti.

La casa unifamiliare ha avuto carattere celebrativo e di rappresentanza nel rinascimento, mentre con il Movimento Moderno la tipologia delle abitazioni è stata oggetto delle innovazioni concettuali e costruttive più interessanti del sapere architettonico.

Essa nasce nella sua definizione attuale con l’urbanesimo della rivoluzione industriale e lo sviluppo dei nuovi concetti di casa propri delle classi borghesi.Deriva, comunque, storicamente da modelli del passato e rappresenta una semplificazione ed economicizzazione della villa e casa di campagna nelle sue varie accezioni.

La sua esemplificazione più rigorosa viene fissata in architettura dal Movimento Moderno, ad esempio con le “prairie houses” di Frank Lloyd Wright e criticata in qualche modo da Le Corbusier, che cercherà di superarne il concetto con la Unitè d’Habitation.

Ancora oggi rappresenta la tipologia edilizia più ambita, per le caratteristiche di indipendenza da altre abitazioni e la libertà da vincoli condominiali, unita a maggiore privacy e alla presenza di funzioni accessorie come il giardino.

Il suo costo è però maggiore rispetto a gli altri tipi di abitazione: incide su di essa in modo considerevole il prezzo del terreno e la mancanza di quelle economie derivanti dalla comunanza di alcune strutture ed impianti.

In Italia la casa unifamiliare non è la tipologia edilizia più diffusa, a differenza di quanto avviene negli Stati Uniti. Questo è dovuto, probabilmente, alla concezione più individualista della società americana, oltre che agli ampi spazi a disposizione.

In Europa è diffusa maggiormente in alcuni Paesi nordici, dove è frutto di particolari programmi urbanistici, sviluppatisi con l’architettura razionalista.

In molte di queste città si sviluppò nei primi anni del Novecento l’idea della città-giardino, dove il modello di casa unifamiliare diveniva più conveniente grazie a particolari convenzioni edilizie che prevedevano la messa in comune di alcuni servizi, come gli impianti di riscaldamento centralizzati o il sistema di viabilità all’interno dei lotti.

Casa Kaufmann – assonometria

Casa unifamiliare: architettura

Quando la pianta di una casa unifamiliare è distribuita su un solo piano, il soggiorno ne costituisce l’elemento centrale, intorno a cui si sviluppano gli altri spazi.Esso disimpegna da un lato la zona notte con il rispettivo bagno, e dall’altro la cucina e i servizi.

Nel tipo a due piani, invece, la zona notte è collocata in genere al piano superiore ed è collegata da una scala interna al piano terra, dove sono il soggiorno e la cucina.

Solitamente, in questo caso, le piante dei due piani sono uguali o quella superiore è parzialmente ridotta per l’arretramento a formare un terrazzo: tale tipologia si definisce costruzione a blocco o a schema chiuso. Invece, in soluzioni particolari in cui non esiste una perfetta uguaglianza e sovrapposizione tra le due piante si parla di schema aperto.

Una soluzione intermedia prevede la presenza di un soggiorno a doppia altezza, dei servizi a piano inferiore e della zona notte a quello superiore.

Per ridurre le spese dovute al costo del terreno e dei muri perimetrali, si ricorre alla costruzione di alloggi unifamiliari in abbinamento. In un fabbricato costruito secondo questi criteri, gli alloggi hanno la pianta perfettamente uguale o speculare, con lo stesso numero di locali e di spazi esterni.

Gli esempi più significativi di questa tipologia edilizia appartengono al periodo più fervido del razionalismo e sono opera di grandi maestri dell’architettura.

Progetto di casa unifamiliare: Casa Kaufmann

Casa Kaufmann di Richard Neutra

Kaufmann House dell’architetto Richard Neutra rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura nello stile residenziale, potremo dire, senza timore di essere smentiti, un classico dell’architettura.

Il progettista

Richard Neutra è universalmente considerato una delle icone dell’architettura moderna. Sebbene tra il 1925 e il 1950 abbia firmato più di 300 progetti, la fama è indissolubilmente legata agli interventi residenziali nel sud della California.

Nato a Vienna, cresce con il mito per quelle figure chiave nella storia dell’architettura che hanno saputo creare il proprio percorso in maniera autonomia.Tra gli altri non possiamo non citare Adolf Loos, Frank Lloyd Wright, Rudolf Schindler o Robert Evans Alexander.

Casa Kaufmann rappresenta il vertice dell’attività di progettista svolta da Richard Neutra a Palm Springs, in California.

Il progetto

Completata nel 1950, la Kaufmann House (o Casa nel deserto, come è anche conosciuta) fu pensata con rifugio per Edgar J. Kaufmann e la sua famiglia dai gelidi inverni del nord-est americano; si tratta dello stessoKaufmann che commissionò a Frank Lloyd Wright la costruzione di Fallingwater (Casa sulla Cascata) un decennio prima.

Casa Kaufmann – prospetto A

Costruita nel 1946, la magnifica residenza a due piani ha molti elementi distintivi dell’architettura moderna: un tetto piatto, un esterno chiaro e spazi esterni ombreggiati, adattati al clima arido del deserto californiano. La casa è prevalentemente orientata est-ovest, massimizzando l’alba e il tramonto.

Ha spazi definiti da piani orizzontali argentati e piani verticali in vetro e pietra che rendono l’edificio estremamente leggero, appoggiato sul terreno arido del deserto.

L’unico elemento verticale di spicco è il camino sistemato sulla cosiddetta “Gloriette”, un piccolo attico il cui spazio è definito dalla parete verticale in roccia del camino e dai pannelli lamellari verticali in alluminio; le lamelle vanno a definire una parete trasparente e proteggono dal vento.

Il layout comprende cinque camere da letto e cinque bagni, con un cortile erboso e una piscina con vista sulle montagne di San Jacinto a ovest.

Casa Kaufmann – pianta generale piano terra

Le sue caratteristiche di spicco sono le pareti metalliche a doghe, che creano spazi interni ed esterni ariosi accanto a paesaggi con grandi massi, cactus, palme e giardini di sabbia.

Casa Kaufmann – pianta generale primo piano

L’eliminazione delle barriere spaziali non dipende però solo dal concetto di pianta aperta ma anche dalla scelta degli arredi e dei materiali: un mix di elementi cari all’International Style come vetro e acciaio e pietra dello Utah.

Grandi porte scorrevoli in vetro si aprono su patii che sono allineati con alette metalliche mobili verticali.Queste doghe consentono alle stanze di essere ombreggiate e raffreddate durante le ondate di calore estreme e chiuse durante le tempeste di sabbia.

La casa ha una pianta a forma di croce, con una vita quadrata e una sala da pranzo al centro, e ali che si estendono in direzioni cardinali. A ovest si trova una cucina e stanze di servizio, a cui si accede da un breezeway coperto, con una camera da letto principale a est.L’ala sud comprende due passerelle coperte separate da un enorme muro di pietra, mentre un altro percorso aperto conduce a nord passando da un patio a un paio di camere da letto per gli ospiti.

La profonda armonia tra gli spazi dell’abitare e la natura circostante della Villa Kaufmann riprende il concetto di architettura organica intensamente sviluppato dal suo maestro Frank Lloyd Wright: un approccio dove tutti gli elementi progettuali, l’edificio in sé e i suoi arredi, generano una composizione interconnessa e unificata in grado di dialogare in modo quasi spontaneo con il paesaggio tutt’attorno.

La sua raison d’être, come detto, è quella di rifugio invernale dal freddo nord-est americano. Sebbene a tutti sia nota l’insostenibilità di un cubo di vetro nel mezzo del deserto americano, tuttavia, questo risponde allo scopo per il quale è stato pensato: catturare più radiazione solare possibile.

La distribuzione si sviluppa lungo due traiettorie.Mentre gli spazi più privati della casa sono orientati lungo l’asse est-ovest, gli ambienti di ricevimento corrono da nord a sud. La pianta sviluppata da Neutra è così pensata per ricevere la massima illuminazione diurna e maggior ventilazione possibile.

Casa Kaufmann – sezione C

Equilibrio, indipendenza e paesaggio sono le caratteristiche principali di tutto il progetto.

I flussi sono organizzati con precisione in modo che questi si sviluppino in gallerie ombreggiate e separate dagli spazi privati, così che questi si svolgano in totale autonomia e rispetto della privacy familiare.

La piscina è uno degli elementi più iconici e riconoscibili della casa: essa non va però solo intesa come gioiello fotografico.La vasca risponde infatti ad un preciso disegno di equilibrio compositivo.

L’edificio e il paesaggio appaiono come un unico elemento. Da qui la negazione del limite tra interno ed esterno.

L’architettura immutabile non esiste, essa nasce infatti per essere vissuta. A seguito di pesanti alterazioni e modifiche,Casa Kaufmann è stata restaurata verso la metà degli anni 90 dagli architetti statunitensi Marmol e Radziner. Per descrivere il fascino di questa splendida architettura vale una citazione dello stessoRadziner:

Il giorno che abbiamo abbattuto tutte le annessioni postume, non è rimasto che un bellissimo scheletro

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